Una riserva naturale ricca di vegetazione che vale la pena visitare.Potete decidere se visitare il posto a piedi,in bici o con il pulmino.Qualsiasi mezzo scegliate sara' comunque una visita emozionante,anche per gli appassionati di bird watching.
Arrivati già nel pomeriggio, a due ore dalla chiusura, abbiamo optato per un percorso breve, da farsi a piedi, proprio per avere l'opportunità di avvistare qualche animale, cosa che forse non avrebbe potuto essere se ci fossimo affidati alla bicicletta. Primo step alla gabbia delle testuggini. tante, di tutte le dimensioni. Proseguendo sul sentiero ecco una prima traccia, una rete di recinzione quasi divelta, ad indicare che qualche cervo ha avuto il desiderio di attraversare il passaggio pedonale. E a questo punto, nonostante avessimo in dotazione binocolo da birdwatching e quindi l'opportunità di qualche avvistamento, ho dovuto desistere e lasciar proseguire mio marito perchè assalita dalle fameliche zanzare del Delta! Così sono stata costretta a battere in ritirata. Peccato, chi ha proseguito ha avuto il piacere di ammirare un bel paio di corna molto ramificate. Sarà per la prossima volta...intanto l'unico ricordo che ho di questo Boscone è dato dalle punture di questi voraci insetti.
Approfittando dell'apertura del Bosco della Mesola, abbiamo potuto visitare questa splendida oasi naturalistica, praticamente quel che resta dell'immensa foresta che alcune centinaia di anni orsono ricopriva tutta la zona costiera senza soluzione di continuità sino al ravennate. Si possono ancora ammirare specie arboree autoctone e cervi e daini al pascolo. Ottima visita per grandi e piccini.
Posto eccezionale e ricco di storia dal punto di vista naturalistico. Spesso ci torno con la famiglia e bambini.In occasione della sagra del radicchio (inizio ottobre) è possibile fare una visita guidata gratuita previa prenotazione.
Il Gran Boscone della Mesola è un'oasi protetta che, nella parte più "selvaggia", custodisce una delle ultima aree boschive naturali della costa adriatica. In questa parte del bosco, accessibile solo accompagnati dalle guide su appositi minibus elettrici ad 8 posti e con non più di 3 "tour" al giorno, vive l'unica comunità di cervi autoctoni della penisola italiana.E' uno spettacolo incredibile vedere questi animali muoversi nel loro habitat senza paura dell'uomo; noi abbiamo visitato il bosco a fine settembre, durante il periodo degli amori, quando è più facile vedere gruppi di animali ed abbiamo avuto la fortuna di vederne circa una quarantina fra cui alcuni giovani maschi che si sono avvicinati fino a pochi metri di distanza.Un'emozione da provare ed un'ambiente da preservare ad ogni costo
consiglio una giornata da trascorrere nel bosco magari con la bicicletta, pranzo al sacco e bambini ,libro di botanica e macchina fotografica giornata di relax ecologica e di risparmio domestico
Questo è quello che rimane dell'ampia area boschiva che un tempo si estendeva lungo tutto il comprensorio della Mesola. Il bosco lo si può visitare a piedi seguendo i sentieri naturali o in bici. L'alternativa che abbiamo seguito è quella del piccolo bus con guida che entra proprio dentro i "cancelli proibiti" dove vive il cervo. Il bosco è seguito con attenzione da esperti. Alcune aree sono lasciate appositamente incontaminate dall'uomo per seguire l'evoluzione naturale dell'ambiente boschivo: non viene toccato nulla, nemmeno i tronchi caduto o gli alberi abbattuti dal vento. Questo può sembrare un abbandono di alcune aree ma così non è. Gli appassionati della natura e dell'ambiente dovrebbero lasciarsi sfuggire questa occasione del tour guidato.....
Il Gran Boscone della Mesola è una Riserva Naturale, con una superficie di 1.058 ettari, rappresenta uno degli ultimi e meglio conservati residui di bosco di pianura, memoria delle antiche foreste che si trovavano fino a qualche secolo fa lungo la costa adriatica.Originatosi presumibilmente nel Medioevo su cordoni dunosi formati dal Po di Goro e dal Po di Volano, il Bosco della Mesola è oggi la più estesa area boscata del ferrarese. Il terreno è di origine alluvionale e presenta un andamento irregolare, sintomo della presenza di antiche dune, che a tratti formano dei ristagni d'acqua, con vegetazione palustre. Un tempo il bosco, essendo circondato da paludi, accoglieva numerose varietà di uccelli, tipici delle zone umide.Il bosco non è interamente visitabile, ma i percorsi autorizzati consentono di avvistare cervi e daini. Si può accedere a piedi o in bicicletta.Consiglio a tutti di vedere questa riserva ne sarete soddisfatti. Io personalmente, visto che si trova a 2 km dal mio paese, la visito mediamente una volta all'anno ed ogni volta trovo sempre affascinante percorrere in bicicletta a piedi le sue stradine ed se sono fortunato la possibilità di incontrare qualche cervo.
Come si fa a non affacciarsi sull' Adriatico e non fare una capatina al Bosco della Mesola e all' Abazia di Pomposa ?Si tratta di una località stupenda che ci mostra come doveva essere il litorale e tutto intorno prima dell' avvento di una ' civiltà ' demolitrice.Pini marittimi, uccelli e animali vari selvatici e protetti, odore del mare. E poi l' accesso a valli di pesca ove è ancor più facile il contatto con una natura davvero ancora incontaminata. Magari in bicicletta o anche a piedi, una visita val la pena di farla.
Posto molto bello , ricco di vegetazione ma anche di fastdiosissime zanzare. Vicino al delta del Po dove potrete vedere spiagge fantastiche.Vicino da visitare c'è la città di Chioggia con i suoi fantastici orti ; non vi scordate di comperare le famose cipolle , patate e carote degli orti.Poi potete andare a Comacchio a mangiare la famosa anguilla.