Pochi le conoscono, ma tutti dovrebbero sapere.....complimenti ai volontari che permettono ai turisti di visitare questi luoghi che fanno parte della storia dell'Italia....purtroppo!
per non dimenticare le persone trucidate dai barbari nell'ultima guerra mondiale, persone delle quali non è stato possibile calcolare il numero ma una stima a metro cubo, tanta è stata grande la ferocia di chi ha ucciso e ha continuato ad uccidere solo perché chi veniva trucidato era ITALIANO , dei martiri senza saperlo, ma i carnefici si sono pentiti ? so solo che sono rimasti impuniti
Non rende l'idea, non è toccante come la risiera, i ragazzi che ho accompagnato alla commemorazione per i caduti delle foibe non si sono riusciti a commuovere, non hanno capito. La lastra che chiude per sicurezza il baratrodovrebbe essere sostituita con altro, transenne, lastroni trasparenti, altrimenti non si rendono conto delle dimensioni della cavità e delle nefandezze della guerra. Nonostante gli abbia mostrato lo schema a lato, nonostante abbiano commentato le dimensioni areali della lastra che si aspettavano più piccola, non è scattato quello che mi aspettavo. Fredda anche la cerimonia. Per fortuna che il sole ci ha donato una bellissima vista sul carso! Peccato
Ho visitato nella stessa mattina la Risiera di San Sabba e la Foiba di Basovizza. Esprimere un giudizio sull'uomo dopo queste due visite sarebbe imbarazzante
Just outside the small village of Basovizza (pay attention to the signals) you'll see a cross-shaped sculpture in a large meadow with cobbles. A big stone cover clad with rusted iron signs the top of the deeper 'foiba'. All the layout is particularly striking and gloomy, but not unsettling, and it instils a sense of peacefulness. There is also an amazing small museum where you'll find some books and brochures (that you won't find anywhere else) about this almost unknown history : please ask the keeper to lead you in the visit, you'll get much more details and I think you'll never forget this place. If you have children with you, remember some pictures (wall panels and movie) could be shocking. No cafè or toilet.
Ci sono ritornato per le celebrazioni della giornata del ricordo, in memoria dei molti trucidati durante l'occupazione jugoslava di Trieste e anche prima, fin dal 1943, Tra cui Finanzieri,Carabinieri, Militari tedeschi e della RSI, ma anche Italiani, sloveni, croati anticomunisti. Nonostante esista una correte revisionista che vorrebbe ridurre la portata dei fatti, migliaia sono stati uccisi e gettati nelle foibe del Carso, a volte legando vivi e morti col filo spinato per gettarli assieme nelle profonde cavità, vere grotte verticali. Spesso i condannati venivano trafitti e sbudellati con le baionette o venivano loro tolti gli occhi con un cucchiaio. I morti non si possono contare, ma alcune migliaia di persone sono morte così, mentre la Risiera, che fu un triste luogo di detenziione e smistamento (un membro della mia famiglia vi è stato ucciso) conta circa 330 uccisi. Troppa tristezza per questa umanità che non imparerà mai niente dal passato.
A dieci chilometri dal centro di Trieste. Strada in leggera salita. Piccolo parcheggio. Altrettanto piccolo caseggiato con bei pannelli esplicativi che spiegano bene la storia della foiba e non solo. Poi si esce e ci si dirige verso la foiba, costeggiando un lungo muro basso che accresce l'aspettativa, così come pure le numerose lapidi in memoria dei tanti sacrifici umani o meglio disumani. Infine ecco finalmente la foiba ... anzi no. Perché la foiba è stata chiusa da una spessa lastra di ferro. Forse era meglio farla di vetro. Anche per far vedere e capire ancora di più la crudeltà dei responsabili di allora.
monumento Nazionale da vedere assolutamente e far vedere ai figli per spiegare loro come sono andate da queste parti le cose nel dopoguerra, interessantissimo il piccolo museo attiguo alla Foiba !!!!
Per non dimenticare l'esodo istriano e ciò che è stato fatto alla popolazione. Un sito carico di emozioni forti. Da visitare almeno una volta nella vita
ci son tornato per la seconda volta, finalmente una giornata di sole e senza vento. ho potuto visitare con tranquillità tutto il contesto e una guida mi ha illustrato il percorso ben raffigurato nei cartelli dentro al museo. Vale la pena proprio di farci visita, la guida sempre presente, molto preparata e di grande cortesia è essenziale per apprendere chiaramente i fatti . si possono acquistare anche delle pubblicazioni