Immerso nella natura e nella bellezza dei Sibillini, il santuario é un luogo incantevole e solitario. Viene da pensare subito allo sforzo degli uomini di allora che hanno eretto una costruzione cosi poderosa in un posto cosi poco accessibile. Un giardino grandissimo protetto da porticati ed immerso nel bosco accoglie i viaggiatori che vogliono fermarsi per una sosta tra Fiastra e Visso. Da vedere!
Immerso nel Parco dei Sibillini si scorge questo favoloso santuario. L'atmosfera è unica ed è piacevolissimo passeggiare intorno al santuario.
La chiesetta, molto armoniosa, sorge in un luogo incontaminato. Un bel prato le fa da confine, insieme ad un loggiato ed un edificio in muratura molto ben restaurato. Mi piace tornare in ogni stagione dell'anno, ma soprattutto in inverno per godere la pace e la tranquillità. La strada per un lungo tratto non viene sgombrata dalla neve, ciò permette di fare gradevolissime passeggiate lontane da traffico, rumori e smog, con il monte Bove Nord sullo sfondo e grandi prati intorno.E' un luogo ideale per passarci una giornata, ma quando siete stanchi potete scendere e Visso e godere di una ottima cioccolata calda!
Although reached by a first-class road (Visso-Fiastra) that winds through spectacular mountain scenery, the sanctuary seems to be rarely visited by non-Italian tourists. That's a pity because this isolated religious building has an incredible history and remarkable atmosphere. Its origin, it is said, dates from 12th August 1356 when a donkey hauling a wagon carrying a statue of the Madonna and Child suddenly stopped and refuse to go further. It was then decided that the Madonna had selected the place where her statue should be erected. A little church was built to house it and soon a succession of miraculous healings was recorded there and by 1486 it had become an official stop on the pilgrim route to Loreto. In the first half of the sixteenth century, the present sanctuary was built with additional accommodation for priests and pilgrims. Many people visit in summer but few do in autumn when the surrounding trees are turning golden and the beautifully maintained buildings glow in the evening sunlight. A fascinating place to be - with no ticket-sellers or desperate vendors of tacky souvenirs.
In uno scenario appenninico di rara bellezza e ancora poco contaminato, si può rivivere l'atmosfera dei tempi in cui i pellegrini passavano gli Appennini per andare a Roma.
Un luogo magico, quando guardando attorno vedi solo il verde, i boschi e i pascoli dei monti Sibillini scopri questo luogo, un santuario e un monastero, una volta tappa obbligata per i pellegrini della via Lauretana e ora oasi di pace con il suo prato circondato da porticati che forse ospitavano un antico mercato. Vale la pena di partire per visitarlo ma se siete di passaggio dalle parti di Visso non potete assolutamente perdervelo!
Ho letto di chi resta amareggiato da così tanta bellezza rovinata da festosi e chiassosi pic nic.Consiglio allora,anche se la chiesa e' chiusa di arrivarci in inverno e con la neve.Vi assicuro che il silenzio e la maestosità di questo edificio di pietra bianca,in mezzo alla neve e' veramente di una emozione unica.
questo bellissimo santuario é immerso nel paesaggio dei monti sibillini, in estate si può anche campeggiare e farsi delke bellissime passeggiate attraverso i sentieri segnati nei pressi del macereto, accanto ci sono molti rovi di more per chi gli piacciono. Al suo interno c'é un battistero ricco di voti al santo. La chiesa é fornita di mantelline per coprirsi le spale monouso, fuori da essa nel cortile circondato dal lungo colonnato c'é un piccolo negozio di souvenir....andateci e respirerete un'aria nuova normalmente la si trova aperta da giugno a settembre.
Partite dal rifugio di Cupi e in 1,5 ore di cammino arrivate a questa meraviglia. oppure in auto da Visso ci arrivate in 15 min.Suggestivo il luogo e gli affreschi bellissimi. l'originale della madonna lignea è a Visso.Se potete lasciate una donazione per i restauri anche se l'edificio è in ottime condizioni.
Uno dei luoghi più suggestivi delle Marche. Qui si fondono natura storia e misticismo. Il panorama a 360 gradi è stupendo con sullo sfondo il gruppo del Bove e dall'altra parte i monti che degradano verso le colline in direzione dell'Adriatico. Da vedere in autunno e in primavera quando è meno frequentato e si può gustare pienamente il suo fascino. In inverno se riuscite ad arrivare fin quassù verrete ripagati da un atmosfera unica.