Cicin ha ricostruito nel suo frantoio la storia contadina dei nostri luoghi, un piccolo museo. In inverno, nel frantoio si può osservare tutto il ciclo della spremitura a secco delle olive. Da non perdere.Ricordatevi di acquistare oltre all'olio anche il patè di olive o di pomodori secchi.
Ci siamo fermati per caso causa meteo orribile e ore passate in macchina. Dopo aver visitato lo shop ed aver assaggiato i prodotti locali (meritano davvero!) abbiamo chiesto di poter visitare il museo frantoio (che al momento del nostro arrivo era chiuso). Siamo stati gentilmente accompagnati a visitare i locali (vecchio frantoio dismesso con tanto di museo e nuovo frantoio ad alimentazione elettrica). Una fermata davvero piacevole, gestori davvero gentili e disponibili!
Atmosfera da medioevo e assaggini da favola ,il patron Cicin e troppo simpatico ,e la materia prima ,l olio e una meraviglia,grazie
sarebbe piacevole di agiungere gli antenati che si hanno passato nel molino e che hanno usati di questi oggetti per lavorare!non sono mai stati aver problemi quando si sono avuto delle guere?
Il museo di Panizzi Cicin a Badalucco, con la sua storia dell' olivicultura e della tradizione olearia, nella terra della taggiasca, ci permette di comprendere la stroria millenaria del popolo ligure. nel contempo ci permette di capire che l'olio extravergine che acquistiamo pr pochi euro al supermercato è un'altra cosa rispetto all'olio di taggiasca che si produce in Valle Argentina.
Frantoio autentico, vissuto e pieno di storia. Visita al museo accompagnati da Cicin, il simpatico e appassionato proprietario, e i buonissimi assaggi consigliati dalla gentile e disponibile signora. Prodotti di alta qualità, un piacere fare i propri acquisti in un posto così " vero".
oltre che al museo che gronda do storia vera vissuta il sig. Panizzimi ha offerto di assaggiare il suo olio e credetemi e' una vera poesiail profumo che si sprigiona assaporandolo sul pane grezzo e' inebriante ottimo. italiano e fatto con le nostre olive.
Il Museo permette di osservare antichi frantoi oleari ben conservati e attrezzature varie della civiltà contadina, specialmente olivicola, che meritano studio ed attenzione. il museo è consigliato per visite scolastiche e di studio. L'attiguo frantoio, di tipo tradizionale a freddo con la pietra, di cui è consigliabile la visita durante e lavorazioni tardo autunnali - invernali, oltre ad essere molto interessante permette l'acquisto di ottimo olio extravergine di oliva taggiasca. Nel tipico negozietto si possono acquistare tutto l'anno le famose olive taggiasche in salamoia, oltre ad altre tipicità liguri.
Il posto merita sicuramente una bella gita con gli amici o i familiari, è una bella occasione per tornare indietro nel passato. Nell' entroterra di taggia, come anche in taggia la tradizione delle olive e della produzione dell' olio è molto importante.
Abbiamo deciso di visitare il museo, per caso. Ed è stata una piacevolissima sorpresa.Cicin, con la sua immensa passione ti trasmette entusiasmo nell'ascoltare le sue spiegazioni e imparare com'era e com'è la vita a raccogliere olive e frangerle.Ci ha portato a vedere il vecchio frantoio che ora è il museo, con tutti gli oggetti usati all'epoca e con un bellissimo dvd dove si vedono le immagini della loro raccolta delle olive di qualche anno fa e poi il nuovo frantoio, che viene utilizzato ora.Molto interessante anche per i bambini non si annoieranno di sicuro!! Poi finita la visita siamo entrati nel negozietto con tutti i loro prodotti, dall'olio alle olive in salamoia al patè alla crema di pomodori... Si ha anche la possibilità di assaggiare il tutto.... E la qualità è davvero eccezionale... Un olio così buono che mangiato anche senza pane non raschia alla gola è incredibile. Vi consiglio di acquistarlo anche nella bottiglietta più piccola se si vuole... Ma ne vale la pena!!