Una concentrazione di religiosità, di eventi storici, di antropologia e di "varia umanità" che trasuda cultura, tutt'ora viva per il continuo incremento degli ex voto che si accumulano a migliaia nel museo (e non solo).Facile da raggiungere e vicino a numerosi luoghi di interesse artistico e naturalistico, è una delle mete da non mancare per comprendere dinamiche e percepire fenomeni che attraversano la società di oggi, affondando le radici in quasi mille anni di sedimentazioni antropiche in un luogo che sembra rivendidare una speciale vicinanza al cielo.
Ho visitato il santuario di San Gabriele ad agosto (prima di andare a Medjugorje), mi è piaciuto molto. Una tranquillità immensa... Probabilmente ci ritorneremo il prossimo anno.
Dopo la nevicata della notte, che ci ha impedito di raggiungere Castelli, siamo arrivati sulla piazza antistante il Santuario. Dapprima abbiamo visitato il Santuario “vecchio” del 1908 innalzato in onore di San Gabriele dell’Addolorata che qui morì nel 1862. In questa chiesa si può visitare la vecchia tomba del Santo. Di fronte alla chiesa vecchia siamo entrati nella nuova chiesa del 1970 in cemento armato, vetro ed acciaio che ci è stata fatta visitare.La chiesa ha grandi dimensioni (può contenere oltre 5.000 pellegrini), progettata dalla scuola di Giò Ponti, in essa è conservata l’urna del Santo e sono presenti numerose opere di arte sacra contemporanea.Lungo la rampa di uscita dalla cripta sono presenti opere per il presepe della scuola di ceramica di Castelli.
Come ogni anno una visita al presepe ed al santuario. Giornata di dicembre splendida, un bel sole ed una bella passeggiata in un luogo che visito sempre volentieri .
Facciamo visita al santuario almeno una volta al mese è un luogo di grande pace immerso nelle montagne teramane.
Mia madre è stata la prima a venire in questo luogo ben 45 anni fa quando era in attesa di mio fratello che poi avrebbe preso il nome dallo stesso Santo e da allora, ogni anno, torniamo in pellegrinaggio benché sia distante circa 150 km da casa nostra. A fare da sfondo a questo santuario è certamente il Gran Sasso che, in mancanza di nubi, mostra tutta quanta la sua maestosità ma allo stesso tempo è circondato da verde e rispetto per la figura di San Gabriele. Io venivo qui quando ancora stavano costruendo la sede dell'editoriale L'Eco di San Gabriele e mi è capitato di fermarmi a dormire da queste parti per visitare meglio il posto (le piste sciistiche e Campo Imperatore); ma ogni hanno questo luogo così spirituale ci accoglie offrendo alla vista qualcosa di nuovo. Qualche dànno lo ha provocato anche il terremoto dell'Aquila ma ogni cosa è tornata subito al suo posto grazie anche all'offerta di noi devoti a cui il Rettore del Santuario non manca mai di rispondere per ringraziare. Sempre tutto ordinato e pulito a partire dai numerosissimi parcheggi, dalla rotatoria sempre ben curata che segna l'ingresso alle chiese, i negozi di souvenir poco lontani da esse nel rispetto del sacro, le toilette e l'aria pic-nic scoperta o coperta dove poter consumare al sacco. La Basilica è molto bella: in stile gotico inglese affrescata dallo Scaramucci e impreziosita dall'organo del settecento, ha un accesso esterno dove è possibile visitare gli ambienti di vita del Santo nonché la stanza degli innumerevoli ex voto (fra cui la divisa militare di mio fratello). Per poter accogliere la maestosa mole che si riversa in questa piazza in occasione dei pellegrinaggi e delle festività legate al Santo, negli anni '70 è stato costruito il nuovo Santuario: naturalmente più moderno e arricchito di opere contemporanee, bellissimo altare, spaziosissimi confessionali ma soprattutto una cripta che ospita San Gabriele che lascia senza fiato. La luce soffusa, lo spazio circostante addobbato di fiori e il silenzio mistico che ne fa da cornice, mettono il fedele a proprio agio e a diretto contatto con la sua anima. San Gabriele sembra voglia parlarti... Possibilità di mangiare anche nei diversi ristoranti presenti sulla collinetta, di comperare gadget del santuario nel fornitissimo negozio oltre la scalinata e di fare una salutare passeggiata dietro la struttura dei Fratelli Passionisti dove è presente una Via Crucis abbellita con fermate dalle giganti sculture in ferro. Ho visitato diversi santuari ma di sicuro questo resta il mio preferito per la spiritualità che trasmette facendoti sentire vicino alla Chiesa ma senza esagerare.
It's really something different. Two big churches. A saint fir the young and for Abruzzi. And we have never really knew anything. It feels like a sacred place, it's an interesting story worth seeing on first hand.
La vicenda mistica di S. Gabriele è un esempio di devozione straordinario per tutti i fedeli che raggiungono questo luogo molto bello, circondato dalla maestosità del Gran Sasso.
We visited this sanctuary because it was so special to my mother when she was growing up. I had no idea I would be so captivated by one of the most beautiful churches I have ever seen. The old church has the most lovely artwork, and is so peaceful. The new church is so modern, yet so inspirational. This is a place everyone should see if they are nearby. Old and new, both so breathtaking, and so spiritually uplifting. The stories of miracles line the walls, and give hope to visitors seeking the intervention of this great Saint that so few people outside of the area have ever heard of.
il santuario vecchio molto raccolto e bello quello nuovo enorme e moderno. siamo stati domenica scorsa era pieno e mi ha dato fastidio che stavano celebrando messa ma la gente fa via vai come in un negozio e parlare continuamente alta voce, consiglio di chiudere e vietare visite durante celebrazioni.