Maestosi e belli, li si nota da lontano e ci si può salire sopra tra i vari cunicoli.Unico neo è che di notte sono scarsamente illuminati e l'erba deve essere più curata. Ma comunque un bellissimo monumento
In occasione della Giornata Europea del Patrimonio è stato possibile salire all'ultimo livello dell'Acquedotto Carolino ed è stata un'emozione unica. L'amministrazione di Sant'Agata de' goti ha poi organizzato un percorso, con guide turistiche, rappresentazioni teatrali e musicali e buffet finale con prodotti di agriturismi locali. Un'iniziativa sicuramente ben riuscita e da sottolineare a costo zero per i partecipanti. Vi consiglio vivamente di stare attenti alle iniziative messe in atto dall'amministrazione di Sant'Agata perchè visitare l'acquedotto senza salire all'ultimo livello è come mangiare un panino con la nutella senza mangiarne il centro :D
Quel giorno Vanvitelli era sgomento. Sì, i suoi calcoli, ripetuti più volte, dicevano che sedici minuti avrebbe dovuto impiegare l'acqua per arrivare a imboccare il condotto in sommità, a 60 metri di altezza, una volta aperta la paratia alla sorgente del Taburno. Ma c'era tanta folla...un grande concorso di popolo venuto ad assistere a quello che per l'epoca doveva essere un prodigio. E se l'acqua non fosse arrivata?..E poi, c'era il Re. Cosa avrebbe detto il Re? Anzi, cosa avrebbe fatto...Vanvitelli sapeva che per certi versi era poco raccomandabile...Così si toccò il collo, quando il pennone diede il segnale di apertura della diga. I minuti passarono, quelli calcolati...ma l'acqua non arrivava. Ne passarono altri ed altri ancora...Il Re era visibilmente spazientito...La folla cominciava a rumoreggiare. Quand'ecco un sordo rumore, su, dalla montagna, che diventò un boato, lo scroscio di metri cubi e metri cubi di acqua che imboccarono il canale. Il popolò impazzò nei festeggiamenti e il Re, al settimo cielo, abbracciò il Vanvitelli. I Ponti della Valle: esempio insuperato di bravura e bellezza confuse insieme per arrivare al risultato tra i più grandi del genio dell'uomo.
in alcune recensioni si allude al fatto che sia di epoca romana: SBAGLIATo. Carlo di Borbone lo fece costruire nella seconda metà del 1700.
Superbo esempio di ingegneria ed architettura civile settecentesca, l'acquedotto carolino (progettato da Luigi Vanvitelli, lo stesso architetto della Reggia di Caserta) fu realizzato per condurre l'acqua necessaria ad alimentare le fontane e le peschiere della Reggia. Superba opera, espressione della magnificenza e dello sviluppo del più avanzato dei regni preunitari. Sicuramente da vedere.
Acquedotto carolino,utilizzato nel 700 dai Borbone per portare l'acqua di cui erano composti e lo sono tutt'ora i giardini reali della Reggia di Caserta.Un'opera maestosa,dell'architetto Vanvitelli,teatro anche di sanguinose battaglie ad inizio 900.Opera non valorizzata,ed a tratti in stato di degrado,ma solo uno dei tanti reperti storici che versa in questo stato. Merita sicuramente più attenzione da parte delle istituzioni.
El acueducto carolino es una obra maestra de ingeniería, con el aditamento de estar emplazado en un lugar geográfico con vistas increíbles, en el valle di Maddaloni.Declarado Patrimonio de la Humanidad por la UNESCO, vale la pena visitarlo si estás cerca de Caserta o de Nápoles.
Spettacolo a sorpresa! Appare all'improvviso dopo una curva, e non può che attirare la tua attenzione per la sua maestosità. Acquedotto Vanvitelliano costruito nel settecento in perfetto stile romano direi quasi ingannevole, ma superbo!
Dopo una curva appare questa enorme struttura che lascia senza fiato. Un gioiello di livello assoluto.
I ponti sono imponenti e si vedono da molto lontano. il primo corridoio é di libero accesso. gli altri due son chiusi da cancelli ma non c'è nessuna guardia. ci vorrebbe un restauro per farli risplendere come 2000 anni fa.