Qui bisogna stare in silenzio e guardare, guardare la sponda italiana a sud, guardare la sponda austriaca a nord e cercare di capire cosa sia successo in questo posto e quanto sia stupida la guerra e i governi che la usano. Poi si sale faticosamente fino in cima, sempre in silenzio e si vanno a visitare i caduti, gli italiani che guardano a sud, gli austriaci che guardano a nord. A memoria di uno dei tanti errori dell'uomo.
Siamo andati a visitare con un po di scetticismo da parte di marito e figli...ma quando siamo arrivati e abbiamo iniziato a visitare questo luogo si sono ricreduti...e abbiamo visitato tutto il sacrario...Il silenzio che regna in questo luogo è il sinonimo del rispetto per tutti questi ragazzi che sono morti per una patria...Molto suggestiva anche la chiesa...Anche le trincee e il museo molto interessanti...I bambini si sono "divertiti" a leggere i nomi dei caduti...alcuni molto particolari che sembrano del loro mondo (Peter Pan!!!)Da vedere...Nota negativa il freddo e la nebbia anche ad agosto...
Uno sguardo che si perde nel panorama e nella Storia della nostra terra.Suggerisco di portare sempre al seguito una giacca pesante perché il tempo cambia velocemente e il vento spira forte
Mi ero recato anche altre volte presso questo suggestivo sacrario, ma qualche giorno fa l'ho ritrovato come mai mi era capitato di vederlo in passato, ovvero completamente ricoperto da una coltre bianca. Siamo arrivati verso le ore 10.00, e dopo aver parcheggiato l'auto abbiamo percorso a piedi la salita che conduce alla scalinata principale della struttura. Il sacrario era praticamente irriconoscibile, si può dire che fosse visibile il poco che ancora non era stato sommerso dalla neve. A fatica (c'era molto vento e si sprofondava nell'abbondantissima neve fresca) abbiamo percorso il vialone centrale che conduce alla sezione austroungarica del sito e poi siamo tornati indietro non essendo percorribile (per la verità era scomparso sotto metri di neve) il sentiero laterale che conduce al Rifugio Bassano. Non abbiamo certamente scelto la giornata migliore per visitare questo luogo, ma è stata anche questa un'esperienza; Mi sono infatti ritrovato ad immaginare cosa possano aver vissuto i soldati che qui riposano, proprio in giornate del genere e nel pieno delle operazioni belliche. Imperdibile luogo della memoria. ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO
atmosfera commovente e toccante, il Sacrario che accoglie le spoglie di decine di migliaia di giovani Caduti Italiani e Austriaci sulla sommità del Monte Grappa è un monito per le generazioni a venire sulla tragicità di ogni guerra. Ogni anno il 2 di agosto c'è una grande celebrazione commemorativa proprio al Sacrario con celebrazione della Santa Messa
Ambiente e manutezione degne del luogo. Peccato le tre ore di chiusura del museo per pausa pranzo e le scarse indicazioni all'interno della trincea senza sbocchi
Bisogna passarevicinoad ogni tomba delle migliaia di soldati italiani e austriaci, in silenzio, per ricordare le atrocità della guerra e la pazzia di pochi uomini che hannodeciso le sorti, la morte e le sofferenze di milioni di perone, cittadidini del mondo, diventati nemici per giochi di potenti.....da lssù poi si può ammirare il massiccio del Grappa in tutto il suo splendore....
Un posto unico, memorabile e suggestivo. Molto interessante e che fa riflettere molto per tutti quei ragazzi morti per un Italia migliore e in pace .... onore ai militari sepolti.
A 100 anni dall'inizio della Grande Follia della Prima Guerra Mondiale, e' una visita da fare... assolutamente... Una volta conclusa la Grande Guerra sul massiccio del Grappa rimanevano molti cimiteri militari dislocati in diversi punti della montagna. Così si progettò di costruire un unico cimitero monumentale sulla vetta del monte: l'attuale sacrario militare appunto.Oltre a 23.000 tombe di soldati, nel sacrario c'è una tomba importante per la storia del Grappa, è quella del maresciallo d'Italia, generale Gaetano Giardino, che qui comandò l'armata del Grappa portandola alla vittoria finale.Tra le tante sepolture colpisce in particolare la tomba n. 107 (settore austro-ungarico) del soldato Peter Pan.II Grappa fu infatti protagonista indiscusso nell'ultima fase della Grande Guerra, quando la quarta Armata, l'Armata del Grappa, fu costretta a passare dalla difesa all'attacco, prestando il fianco a numerose e terrificanti controffensive ne-miche che costarono un grave sacrificio di sangue.Il tragico bilancio della guerra unì definitivamente il nome e la città di Bassano al Monte Grappa: nel 1928, decimo anniversario della vittoria, Bassano è diventata infatti Bassano del Grappa.
Il Sacrario del Grappa, è uno dei luoghi della memoria, ricorda agli attoniti visitatori la stoltezza umana e l'orrore della guerra. La vastità del luogo, le migliaia di tombe di valorosi soldati ed il rispettoso silenzio dei visitatori, inducono a riflettere sulla caducità delle priorità collettive di un periodo storico a noi vicino. I concetti di "patria" e di "confine di stato" sembrano gradualmente dissolversi in questi tempi di globalizzazione, eppure, il possibile traguardo appare ancora lontano. Il doveroso rispetto per tutti coloro che hanno donato la loro vita per consentirci di evolvere, accomuna i visitatori. Questo luogo è sicuramente da visitare.