tempio di apollo aleo
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tempio di apollo aleo印象
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Scandaloso che i resti così importanti del tempio di Apollo Aleo così pieni di storia siano abbandonati tra sterpaglie e sterco di cavalli. Poi non lamentiamoci se il turista non torna più. È anche poco segnalato.
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Il sito è maltenuto ed invaso dalle erbacce. C'è poco da vedere e non credo valga una sosta, specie d'estate quando il sole picchia ferocemente sulla testa. Ci si augura che si effettuino delle campagne di scavo più serie ed approfondite.
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Il tempio di Apollo Aleo di Cirò Marina è situato in località Punta Alice, proprio vicino la pineta e a due passi dal faro. La strada sterrata che conduce al sito archeologico non è di certo il biglietto da visita per una meraviglia della Magna Grecia, risalente probabilmente al VII secolo Avanti Cristo. Il Tempio fu dedicato da Filottete, fondatore dell’antica Krimisa, reduce dalla guerra di T.r.oia, ad Apollo. Il luogo fu voluto dall'eroe per custodire l’arco e le frecce ricevute in dono da Eracle.Il sito è incustodito, anche se è recintato, basta scavalcare la protezione e accedere liberamente al parco archeologico. Dopo essersi imbattuti in un sentiero tra le erbacce e le feci di animale si arriva, finalmente, ad ammirare lo scavo.Si intravede la bellezza e l’imponenza del luogo. Della sacralità del luogo non rimane che un basamento dove si possono facilmente distinguere le basi delle colonne e gli ambienti del luogo sacro in particolare la cella. Il tempio è di ordine dorico in pianta periptero. Tanti sono i reperti, custoditi anche nel museo civico archeologico di Cirò Marina, che testimoniano l’importanza del sito.Pur essendo un luogo inaccessibile trasuda la sacralità degli anti greci. Si respira la storia e se si concentra immediatamente si innalzano le mura del tempio e si può anche sentire il rumore delle spade, il vocio delle preghiere dei fedeli, i mendicanti accalcati alle porte del luogo, gli odori di incenso e unguenti; ma, è tutta immaginazione basta riaprire gli occhi e subito ci si accorge che l’incuria del tempo e anni di cattiva amministrazione locale hanno trasformato un sito di cotanta bellezza in un bosco incolto.
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Si tratta di uno degli edifici sacri più importanti della Magna Grecia, databile in età arcaica (VI secolo a.C.) con fasi più tarde (III a.C.) scavato dal grande archeologo Paolo Orsi negli anni Venti del secolo scorso tra gli acquitrini (bonificati) di Pinta Alice. La sua conservazione e valorizzazione sono estremamente difficili (presenza di na fabbrica e di un impianto sportivo nelle vicinanze, vegetazione) e richiederebbero interventi puntuali per portareogni visitatore a godere questi importantissimi resti.Al momento una visita genera delusione che ripeto il sito non merita.
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La più importante testimonianza archeologica della antica città di krimisa. Forse sarebbero opportuni nuovi scavi per portare alla luce altri inestimabili tesori di cui quella zona dovrebbe risultare ricca, alcune iniziative negli scorsi hanno erano state intraprese, ma poi non realizzate.
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In una ridente e solare località come Ciro' marina....avere situazioni storiche importanti del genere è un vanto......ma è un vanto che muore prima ancora di nascere!Il tempio ci sta ma:- mal tenuto (tra erbaccia, sporcizia......);-non custodito e protetto;-in balia delle onde;-non segnalatoE pensare che per una situazione del genere,altrove, si deve far pagare fior di quattrini!L'amministrazione comunale o chi per lei, dovrebbe valorizzare e rivalorizzare questo patrimonio di grossa importanza storica.......IMPORTANZA STORICA IGNORATA IN TOTO!
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Il tempio non è tenuto benissimo, perchè l'area dello stesso non è delimitata, è accessibile a tutti e di conseguenza non è tutelata. E' davvero un peccato perchè è il tempio in onore di Apollo dell'antica Krimisa. I suoi resti sono stati traslati nel Museo Nazionale della Magna Grecia.
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Ciro' Marina ha un mare fantastico. L'estate è un tranquillo paese turistico forse più adatto alle famiglie che ai giovani. Visitate Ciro' Marina per il suo mare, la buona cucina tipica, il Vino ma nn per il Tempio di Apollo...
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IL SANTUARIO DI APOLLO ALEO Nella Mesola di San Paolo si suppone che ben presto siano state celebrate anche cerimonie religiose comuni e siano stati sanciti i primi trattati tra popoli diversi, anche attraverso la stipula di matrimoni misti. La sacralità della zona venne in un primo tempo segnalata con recinti e strutture a carattere provvisorio realizzate con frasche, legno e pelli d'animale per poi, nella seconda metà del VI sec. a. C, strutturarsi con edifici di culto veri e propri. All'interno dell'area sacra, superati i limiti del temenos, (recinto monumentale che nel santuario cirotano non è stato ancora rinvenuto) si trovava, a conclusione verosimilmente di una grandiosa via sacra (per analogia con altri santuari) il tempio. Nelle adiacenze dovevano essere posti i thesauroi, ovvero piccole costruzioni erette a spese dello Stato per conservare materiali votivi portati nel corso delle feste annuali alla divinità, nonché gli altari, dove venivano offerti i sacrifìci, mentre le folle di fedeli, disposte intorno, nello spazio antistante la facciata orientale dell'edificio di culto, osservavano i sacerdoti intenti nei riti sacri.
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Un tempio che conta 2600 anni di storia meriterebbe il massimo dell'attenzione da parte delle autorità competenti. Invece è poco segnalato, per nulla protetto ed in balia anche del pascolo animale. Vergognoso