Visitato in occasioe della fiera agricola del 1° maggio. Veramente bello, grande e tenuto molto bene. Il museo è adibito nei bei locali dell'ex-convento dietro alla Chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo. Molto bello il chiostro con i suoi portici. Al piano terra presente la parte archeologica con i ritrovamenti delle tombe della civiltà di Golasecca e anche più recenti, con ampie spiegazioni per chi volesse approfondire. Spazio dedicato al Parco del Ticino a agli antichi mestieri, all'allevamento dei Bachi da Seta e la successiva filatura. Ma la parte che più è piaciuta alle mie bimbe è stato tutto il primo piano: la costruzione dei carri e delle carrozze, la ricostruzione di una scuola con i vecchi banchi doppi con il calamaio, l'abito originale di una maestra; una cucina antica con i vari attrezzi, una vecchia camera da letto, un salotto d'epoca e poi le stanze relative al fabbro, al sarto, al pasticcere, al falegname, al fotografo, all'elettricità... presente anche una vecchia "sauna" costituita da un "mobile" di legno rivestito internamente di specchi e vecchie lampadine ad incandescenza. Chiudendo le ante rimaneva fuori solo la testa e si accendevano le lampadine: veramente originale!!! Sezione dedicata alla guerra con cimeli e articoli di giornale. Presenti tantissimi oggetti antichi, dai giocattoli, alle biciclette, ai vestiti delle varie occasioni: il tutto in sale veramente ben tenute. Conservato anche l'intero meccanismo del vecchio orologio del campanile, Un bel pomeriggio istruttivo per i bambini e molto simpatico per gli adulti.
Nel chiostro del museo abbiamo partecipato alla proiezione gratuita del film di Troisi e Benigni "non ci resta che piangere". Bella iniziativa in una cornice altrettanto bella. Il museo ci ha incuriosito, perciò torneremo
Questo giudizio lo esprimo indirettamente, per via delle esperienze vissute dal mio bambino, il quale è entusiasta, anche perché con la scuola ha fatto diversi laboratori sia di arte che di scienze. Un bravo anche a chi si occupa di tutto questo, Jacopo!
Il Museo ha da poco festeggiato i suoi primi quarant'anni. L'edificio che lo ospita, anticamente convento dei Frati Minori, si trova nel centro storico di Oleggio, attiguo al tempio costruito su progetto dell'Antonelli. In trenta sale sono esposti oltre cinquemila pezzi, che illustrano esaurientemente la vita locale nel passato. Pregevole la raccolta di abiti e di grande suggestione i sotterranei recentemente ristrutturati, che conservano la pavimentazione originale in ciottoli di fiume ed ospitano attrezzi e strumenti della civiltà contadina.Ne consiglio caldamente la visita (che si effettua accompagnati da giovani guide gentili e preparate) ai singoli ed alle scolaresche.
Bello. Ogni volta che lo visito rimango meravigliato. Ho cosí scoperto che "O sole mio" é una canzone dedicata ad una mia concittadina, oppure che Manzoni alloggiava ad Oleggio (che abbia visto il Resegone dei promessi sposi proprio da qui). Nelle sale si viene proiettati alle radici agricole del paese, con una parentesi importante anche per il baco da seta. Di alcuni oggetti ne avevo sentito parlare ma é stato un piacere farli scoprire a mia figlia. Dai banchi della vecchia scuola, alla cucina con gli arredi ed i suppellettili con un secolo di storia alle spalle, dalla camicia rossa di un garibaldino Oleggese, agli strumenti del maniscalco. Prima di ospitare il museo la struttura era dedicata ad orfanotrofio e poi ad Asilo (ho rivisto la mia classe!!). Assolutamente necessario farsi accompagnare dalla guida.
Nel Museo sono stati abilmente ricostruiti ambienti di inizio secolo che portano il visitatore dentro una cucina rurale, una camera da letto e una stanza da giochi di una volta; lo accompagnano "in giro" per botteghe ( in una macelleria, in un'osteria), lo guidano in un'aula, fino a trovarsi in un sotterraneo completamente ristrutturato e per incanto sembrer2 al visitatore di trovarsi al lavatoio, in una cantina o al mulino.Visita indicata per i giovani che vogliono conoscere meglio il mondo dei loro nonni, visita indicata per i nonni nostalgici.
Scorci di vita paesana in Oleggio nei tempi che furono, molto bello da vedere e capire come vivevano i nostri nonni!!!
Abbiamo visitato questo museo per curiosità e siamo rimasti veramente stipiti! Quanti oggetti d'epoca! Tanti oggetti sembrano usciti dai libri "cuore" o "gianburrasca" un vero e proprio tuffo nel passato dove i racconti dei nonni sembrano animarsi. Dagli utensili da lavoro, a quelli sanitari. Dalle macchine fotografiche ai banchi di scuola. Tutto legato al passato, il nostro passato che tante volte abbiamo dimenticato ma che in realtà senza di esso non saremmo arrivati a questo punto. Da visitare almeno una volta e poi il contributo e' libero. Chapeau!
interessabte, si scoprono tante cose. vale la pena spenderciun pomeriggio a scoprire la cultura etnografica
Proprio dietro la splendido colonnato di san Pietro e Paolo di Oleggio, si accede a questo gioiellino Novarese. Particolarmente interessante il percorso della sezione etnografica con la ricostruzione degli ambienti di fine XIX – inizio XX secolo e le botteghe.