Nel Museo dei Grandi Fiumi il visitatore è coinvolto in una rappresentazione dinamica della storia della terra polesana, racchiusa tra l'Adige e il Po. L'interattività dei percorsi museali consente una sbalorditiva immedesimazione negli usi e costumi delle popolazioni antiche e medievali. Da segnalare la manifestazione annuale "Con le mani nella storia", che ogni primavera raccoglie appassionati che vogliono rivivere antiche tecniche di produzione e di lavorazione di oggetti appartenuti ai nostri antenati.
Un museo interattivo veramente ben fatto! Un viaggio nelle Terre del Polesine dall'età del bronzo al Rinascimento con materiali provenienti dagli scavi e dai ritrovamenti, accompagnati da pannelli esplicativi, video, diorami e ricostruzioni chiare e comprensibili.
Da non perdere una visita con bambini! Magnifiche le ambre, curiosa la "Dama di Ficarolo", un unicum.
Trovo questo museo davvero importante ed interessante per il patrimonio che vi racchiude e per come sono strutturati i percorsi presenti al suo interno. Consiglio la visita con la presenza di una guida, ce ne sono di molto preparate e vale la pena di fare un percorso guidato.
Non solo museo....perché oltre ad averlo visitato come museo che negli anni si è arricchito sempre piu di nuovi reperti con guide molto gentili e affabili ho un ricordo personale di una giornata piacevole perché nelle sale superiori arredate ci si può sposare ed è qui che con la nostra famiglia ed amici abbiamo festeggiato quella bellissima giornata.il portico al centro ben tenuto ha fatto da scenografia e anche questa volta il personale presente è stato molto cortese.
IL nome tradisce un po'. Non è un museo dei grandi fiumi d'Italia, ma il museo delle civiltà fra i grandi fiumi. Il luogo dove è ospitato è già bello di suo, ma il massimo è l'esposizione. Un equilibrio bellissimo fra nozioni approfondite ed esperienza di viaggio nel tempo, dall'età del bronzo, con reperti, ricostruzioni ed interattività. Il tutto bel equilibrato, gradevole e coinvolgente. Una nota di merito alle persone: appassionati del proprio lavoro, del museo e di quello che racchiude, con una voglia encomiabile di condividere tutto ciò con gli avventori.
è una visita obbligata a Rovigo perchè, con semplicità in modo continuo, il museo racconta la storia dei nostri fiumi e delle terre che li circondano facendo emergere i tesori lasciati da chi ci ha preceduto
Un contenitore straordinario, il convento degli Olivetani, ospita questa straordinaria esposizione che definire un museo è estremamente riduttivo. Lungo un enorme corridoio con resti di affreschi su cui si affacciano le antiche celle dei monaci si dipana la storia dell'umanità, non più entità astratta raccontata dai libri, ma narrata dagli oggetti concreti dei nostri antenati che hanno trovato ospitalità in questa terra racchiusa fra l'Adige ed il Po. Partendo dall'età del Bronzo, passando attraverso testimonianze greche, etrusche, celtiche, romane ed altomedievali si arriva fino al Rinascimento con i tanti oggetti resi vivi da interessanti ricostruzioni adiuvate da pannelli esplicativi ed interattivi. Un'esperienza assulutamente da non perdere sia per i nostri ragazzi che per noi "grandi".
il museo è interessante per la sua impostazione didattica, e piacevole anche per chi, come me, non ha particolare interesse a questi argomenti. L'operatore museale, è un vero appassionato, oltre che esperto, e ti "tira dentro" alle cose con competenza e entusiasmo...
Museo molto curato e ben articolato. Abbiamo avuto inoltre la fortuna di assistere ad una bella rappresentazione storica in costume. Molto interessante.ConsigliatissimoBrava la guida Genny.Grazie