E' molto interessante poter visitare lo studio di un pittore ottocentesco e rivivere alcuni passaggi del suo iter di sviluppo artistico. Piccolo museo amato e ben curato, benché non sia molto ricco di opere d'arte. Insieme all'altro museo didattico, nel centro del paese, rivela tutto l'amore che Volpedo mantiene per questo suo figlio "anomalo", malato - e morto - d'amore per l'arte e l'accademia, in una località di coltivatori di pesche.Un po' lugubre il riferimento alla scala a pioli a cui il pittore si è impiccato.
Volpedo è un piccolo paese quasi interamente dedicato al suo illustre cittadino : il pittore Pellizza da Volpedo . La visita al suo studio è molto piacevole, si tratta di una grande stanza con il soffitto altissimo con un lucernario schermato da un telo che il pittore utilizzava per avere la luce con effetto "macchina fotografica" ! Nello studio sono presenti i suoi innumerevoli libri di pittura, di pittori famosi del suo tempo e non solo .I suoi colori, pennelli manichini usati per rappresentare la figura umana, il ritratto del padre e della madre .Si respira veramente l'atmosfera dell'atelier di un artista .Una cosa molto triste è che quello studio è anche il luogo dove il pittore si è suicidato a neanche 50 anni dopo la morte improvvisa dell'amata moglie Teresa Bidone .
Il Paese di Volpedo è tenuto molto bene. in alcuni punti del paese ci sono dei pannelli con la riproduzione di alcuni quadri dipinti da Pellizza che consentono di apprezzare il punto in cui il pittore ha dipinto "dal vero" l'opera.Il museo didattico è ricco di pannelli che descrivono i quadri, la loro impostazione, le tecniche e i materiali.Lo studio è gradevolissimo. Le guide sono i membri dell'Associazione Pellizza e sono molto preparati e contenti di ricevere ospiti. Al suo interno sono conservati alcuni quadri, le veline preparatorie per il "Quarto Stato" e una teca con i colori le tavolozze e alcuni oggetti personali del pittore... Per gli appassionati è una vera chicca!
Mette una grande emozione la visita dello studio del grande pittore Pelizza da Volpedo. Permette di scoprire non solo ciò che sta dietro ai quadri che lo hanno reso famoso, ma di ripercorrere la storia di un'epoca, comprendere quali lotte e quali sacrifici segnavano la vita degli italiani del primo Novecento. Salutare per lo spirito e la mente.
... E' un raro esempio in Italia di uno studio di un famoso pittore lasciato com'era al suo tempo, con le sedie, i tavoli usati, i modelli dei quadri, la luce che scende dai lucernari, l'atmosfera magica e tragica che ha attraversato la vita di PELIZZA ... E' talmente naturale il luogo che uno non si stupirebbe di vederlo ancora entrare dalla porticina in fondo per cominciare a lavorare ai quadri lasciati incompiuti ... Dovrebbe essere aperto molto più tempo e soprattutto più CONOSCIUTO perché merita il viaggio ...
Pellizza da Volpedo è il più grande pittore del Divisionismo ed il più importante della sua epoca in Italia. Di lui si ricorda il celebre quadro "Il Quarto Stato" visibile al Museo del Novecento di Milano. Lo studio, che è rimasto quasi intatto contiene alcune sue opere minori ma molto interessanti. E' soprattutto interessante la visita se accompagnati da una delle bravissime guide che raccontano un po' la storia del pittore e descrivono come lavorava. Peccato che è aperto al pubblico solo pochi giorni alla settimana. Assolutamente bisogna fare una passeggiata all' interno del paese perché si può vedere la piazzaq dove è stato realizzato a seguito di numerosi studi IL QUARTO STATO.
L'approccio, nella campagna di Tortona, a Volpedo..un fascino speciale, rarità fuori dalla pubblciità e dal flusso
oltre allo studio e al museo (aperti solo sabato e domenica,ma gratuiti,perché gestiti da volontari) consiglio il percorso dedicato al confronto del borgo ai suoi tempi e quello attuale. 17 rappresentazioni dei quadri di Pellizza sono tappe per girare il borgo che é molto bello. Nei dintorni pieno di cantine.
è il luogo in cui Pellizza è vissuto, ha lavorato, è morto. Si è ucciso proprio lì, disperato per l ascomparsa della giovane moglie. In quello studio, oggi ancora come un tempo, con il colore delle pareti ancora originale, i suoi colori, i modelli, gli schizzi, i suoi libri,in quelo studio fu dipinto il Quarto Stato. in quel luogo un giovane pittore socialista e progressista sfidò la storia ( solo qualche anno prima i cannoni del generale Bava Beccaris fecero un massacro a Milano tra i dimostranti in piazza). A fianco c'è ancora la sua casa natale, non è visitabile tuttavia siamo riusciti ad entrare tempo fa, è ancora come un tempo, le pareti ed i bassi soffitti ad arco di un blu intenso con dipente le stelle e il firmamento. un'emozione.
Ottimo stato conservativo sia dell ambiente che dei lavori di pellizza ancora presenti al suo interno. I volontari dell associazione sono molto preparati sulla storia dell artista e accompagnano il visitatore lungo tutto il percorso. Solo 2 lavori presenti, tanti progetti inconclusi e un atmosfera di altri tempi.