Molto interessante, un pezzo di storia indimenticabile,Forse dovrebbero valorizzare di più l'intrattenimento ...
Non ero mai stata al Museo prima di questa domenica, in occasione dell'incontro con Vincenzo Nibali, campione del Giro d'Italia, e di Ceruti con il suo nuovo libro sul ciclismo. Sono rimasta colpita dall'organizzazione dell'esposizione e mi sono emozionata vendendo le maglie originali di una volta e dei campioni, così come le biciclette e la loro storia. Ovviamente ho osservato anche i cimeli che documentano la vita e la carriera sportiva del grande Fausto! Quelli sì erano Veri campioni, capaci di mettere sudore e fatica nel loro sport, al contrario di quel che accade adesso in altri sport come il calcio o il nuoto, in cui subentrano logiche di marketing e pubblicità. E' stata una bellissima e interessante domenica mattina e mi ha fatto piacere scoprire questa risorsa della nostra città. Penso solo che questa vada promossa di più perché non é possibile che molti novesi non conoscano nemmeno la struttura! Novi Ligure é la patria del ciclismo, e pertanto va divulgato il suo patrimonio culturale sportivo.
Per essere la città dei campionissimi il tentativo di fare un museo del ciclismoper me è miseramente fallitoposto squallido non valorizzato e pubblicizzatosito fuori paesemette una tristezza che non vedi l'ora di andare viaUfficio informazioni perennemente non presidiatoCome nelle migliori tradizioni italiane ci sarà un dipendente che percepisce denaro pubblico,il solito amico dell'amico e chissà dov'è
This is a holy site of cycling, focusing on 2 local greats of Italian cycling, Girodengo and Fausto Coppi. There is a wide range of historic bicycles and jerseys, as well as photos and movies. All commentary is in Italian however with no English translations. Many exhibits are poorly curated with little attempt at preservation and the exhibition hall is not air-conditioned and so can get very warm in summer
Fuori citta' ma le indicazioni sufficienti per arrivarci, ci sono. E' facile a trovarsi il parcheggio.
Un museo che ti dà una visibilità completa sull' evoluzione della bicicletta con alcuni modelli pressoché unici. Con grande emozione ho seguito la guida nella presentazione non solo dei punti dedicati ai campioni ma anche alle donne della bicicletta. E' stata una bella esperienza ed ho apprezzato la professionalità della guida. Merita una visita.
un vero must per gli appassionati di ciclismo, quelli veri. vi si trova rappresentata tutta la storia del ciclismo, anche se improntata maggiormente sulle due glorie locali (Coppi e Girardengo), sia per quanto riguarda i miti, ivi compersi quelli più attuali, che i mezzi partendo dai primi velocipedi sino alle bici avveniristiche usate per i record dell'ora. Molte le foto ed i cimeli, ed anche una ricca sezione di filmati e articoli di stampa d'epoca. La bassa frequentazione, se da un lato rende possibile straniarsi e contemplare a lungo anche piccoli particolari allo spettatore appassionat, dall'altro non rende giustizia a quest'opera molto ben realizzata e fornita ed ai suoi ideatori e sostenitori anche finanziari.
Sono stato al museo per una visita di piacere. Consultare per tempo gli orari di apertura per evitare di trovarlo chiuso. Al museo sono presenti degli utilissimi chioschi multimediali che permettono di visualizzare filmati storici sul ciclismo. Nell aparte centrale del museo sono presenti tutte le biciclette prodotte nella storia in ordine di produzione, dalla più antica alla più recente, oltre a vari prototipi che sono stati sviluppati durante gli anni. Il museo offre ampi spazi per conferenze e visione di video su megaschermo. Da visitare se di passaggio o durante la presentazione di qualche evento.
per un appassionata come me della bicicletta,vedere questo museo non ha pari contenta di esserci stata !!!!!
Ottima accoglienza c'era anche un' esposizione di quadri dopo la presentazione del libro è seguito un dibattito a cui tutti potevano partecipare